6 Marzo 2023, 
ore 18:00

Donna ancora non fa rima con impresa: i ruoli femminili dirigenziali sono ancora troppo pochi, nonostante le normative e le leggi che ne tutelano la presenza. Sono le famose “Quote rosa”, tanto discusse e tanto indifese.    

Il traguardo è lontano ma chiaro e per arrivarci le regole sono ancora necessarie. Come ad esempio la certificazione ESG per la parità di genere, che riconosce alle aziende il loro impegno nel rispetto di linee guida e kpi specifiche, e che risponde all’obbiettivo della “gender equality “, inclusa dall’Europa nell’agenda 2030. Ed è anche uno dei criteri qualificanti per il Pnnr.   

Nell’epoca in cui ciò che non viene detto e mostrato non esiste, il silenzio diventa complicità di un sistema immobile. Ecco allora il rovescio della medaglia: aziende e brand che compiono “PinkWashing”, sposando valori di inclusione e parità solo a livello di immagine, e non con impegni concreti.   

Come è possibile allora promuovere un mondo imprenditoriale più femminile? E come raccontarlo, senza incorrere in errori magistrali?    

Elena Bonetti
Deputata, Componente XII Commissione Affari Sociali, già Ministra Per le Pari Opportunità e la Famiglia
Federica Meta
Giornalista CorCom-Gruppo digital 360 ed esperta di digital trasformation e impatti sulle politiche di genere
Laura Bononcini
Public Policy Director, Southern Europe, Meta
Livia Ricciardi
Consigliera CNEL e Responsabile Lavoro Cisl Nazionale
Marica Spalletta
Professore Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università degli studi Link
Coordina i lavori:
Gaia Mellone
Giornalista e Content Architect di beryllium