Il colore come mezzo di comunicazione

‘Cromorama’ di Riccardo Falcinelli è una guida alla scoperta dei significati e delle storie dietro ai colori. Non un accessorio ma una componente fondamentale  del messaggio.

Immagina una classica matita di grafite.

Fammi indovinare, è di legno giallo?

Non sei l’unica persona a pensare che l’archetipo della matita sia giallo (lo dimostrano anche le emoticon sul cellulare) ma l’aspetto forse più interessante è che per molti è assolutamente ragionevole che una matita abbia questo aspetto e anzi, studi dimostrano che siamo più portati ad acquistare una matita pitturata di giallo rispetto a una di un altro colore.

Nel suo libro “Cromorama, come il colore ha cambiato il nostro sguardo” Riccardo Falcinelli esplora numerosi esempi simili a questo, in un viaggio che porta il lettore a realizzare quanto la sua vita sia condizionata dal cromatismo degli oggetti che lo circondano.

Il linguaggio del colore

Che ne siamo consapevoli o meno, il colore “parla” all’osservatore avvisandolo, convincendolo, raccontandogli una storia. È dunque una forma di linguaggio che già utilizziamo in maniera più o meno consapevole e che influenza molti aspetti della nostra vita. Dalla pubblicità alla segnaleticastradale, siamo già in grado di decifrare i significati dei colori che accompagnano e sottolineano i concetti. Il più delle volte, però, non siamo consapevoli dell’influenza del colore su di noi, convinti che faccia in qualche modo parte della natura umana associare al rosso l’idea di pericolo e al nero quella di lutto.

Al contrario, questa associazione tra colori e il loro significato è nata solo con il passare del tempo.

Quella scritta da Falcinelli non è, perciò, una grammatica ma piuttosto una guida alla scoperta di questo codiceche già comprendiamo ma che solo in pochi, professionisti dell’immagine per lo più, sono in grado di sfruttare nella pratica. Facendo uso di numerosi aneddoti, l’autore ci mostra quelli che, a suo avviso, sono stati i passaggi storici fondamentali che ci hanno condotti al linguaggio cromatico così come lo conosciamo oggi.

Ma cosa imparare davvero da questo libro, oltre a portarsi dietro un gran numero di belle storie?  Per i professionisti della comunicazionepuò diventare il primo passo per maneggiare con più consapevolezza il potenziale della scelta cromatica e utilizzarlo come vero e proprio strumento al servizio del messaggio che vuole trasmettere. Siamo spinti a considerare il colore come una “cartuccia” a nostra disposizione, non solo un elemento per abbellire e rendere più accattivante il nostro prodotto, ma piuttosto sfruttare davvero in tutta la sua potenza comunicativa.

Diana Tartaglia
Fabrizio Broccoletti, Diana Tartaglia
Diana Tartaglia